Il sorriso di un’alba

Il rosso si spandeva rapidamente su quella coltre che proteggeva con il suo caldo abbraccio ogni passaggio attraverso il buio, come se allo scoccare di una freccia sulla membrana tesa e vibrante di un tamburo la vita ricominciasse ogni giorno a scorrere attraverso imprevedibili percorsi.Non era un inizio qualunque. Era l’inizio.

Da lì, da quel cielo che improvvisamente rosseggiava trionfante, tutto ogni giorno ricominciava a vivere. Impossibile resistere a quel tripudio che quotidianamente si ripeteva, sempre identico e allo stesso tempo sempre diverso.

Una fiamma divampava all’orizzonte, accendendo con il suo calore tutto ciò che la circondava. La distesa marina rispondeva a quel misterioso caldo richiamo con i suoi mille riflessi scintillanti e si offriva quieta allo sguardo, come ammansita da un dolce sorriso. Ogni cosa, accarezzata dalla luce dell’aurora, come guarita da quel delicato contatto, si mostrava perfettamente sanata e rigogliosa. Le antiche ferite scomparse dal muro scrostato di una casa. Le pesanti amputazioni inflitte ad un albero dalla violenta potatura non lo facevano soffrire più e il suo ramo fiorito scintillava di gocce di rugiada. E poi quel ramo di glicine che stiracchiandosi allungava la sua ombra sull’intera veranda, offrendo generoso i suoi turgidi grappoli di ametista.

L’alba con il suo caldo sorriso inebriava di sè ogni cosa.

Comments (1)

ProffinaFebbraio 7th, 2008 at 00:30

Benvenuta Germana! E grazie per questa meravigliosaalba. Il linguaggio usato ha una liricità robusta, quasi fisica. Posso sentire e vedere tutto quello che succede attorno a me e ne rimango estasiata spettatrice, da dietro la grande vetrata di un balcone, un terrazzino, pieno di fiori e piante, inondate da una grande luce!
Grazie
nancy