Duexdieci tocca a lei: Daniela Bonanzinga

Continua la nostra iniziativa Duexdieci. Daniela Bonanzinga, titolare di una delle più importanti e storiche librerie indipendenti della città di Messina, ha accolto il nostro invito a rispondere alle nostre due domande.  Anche a lei  un grazie per aver voluto condivdere con noi la sua esperienza.
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“Grazie per l’invito. Cercherò di riassumere come in un summit.
Parto dalla lettura. Un’esperienza tutto sommato adulta, interrotta nell’infanzia da una mamma che leggeva le favole dal primo anno della vita e che poi per un’arcana sorte diventando libraia a Messina, ha abbandonato i suoi figli e ha iniziato a lavorare nella sua libreria, con priorità assoluta. Questo è l’incontro più traumatico con la lettura che la vita mi ha proposto. Pensate cari lettori al resto. Recuperare uno storico abbandono, quello della madre libraia, e fare della lettura la mia professione. Certo il cervello non ha compiuto percorsi lineari. Il mio rapporto oggi? Pieno di volute, cerchi, e spirali!
Scrittura: nella prima stagione della vita certamente una grande ancora di salvezza , lo sfogo, l’amica, la memoria , la cura. Oggi la scrittura mi appare come simbolo  da salvaguardare, abusata da troppi che scrivono e pubblicano ma non leggono abbastanza, per i miei gusti. Io la coltivo con cura e parsimonia privatamente. Quella pubblica, cum grano salis,  solo per motivi professionali e con molta misura.”