Messina – Notte della cultura 2012

Anche l’Associazione Terremoti di carta ha avuto la sua parte nel contesto di avvenimenti che hanno costellato la Notte della cultura messinese, tenutasi tra il 25 e il 26 febbraio 2012.

Sabato pomeriggio, dalle 18,30 alle 20,30, il numeroso pubblico intervenuto presso l’Auditorium dell’Istituto San Giovanni Bosco ha avuto un assaggio in anteprima dell’evento che a fine anno esploderà nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, per la gioia dei fan tolkieniani e di tutti coloro che hanno già apprezzato le avvincenti vicende de “Il signore degli anelli”.
“Aspettando Lo Hobbit” è stato il titolo e il tema della serata che ha visto gli alunni delle scuole dell’istituto salesiano protagonisti del mondo fantastico di Bilbo Baggins, Thorin scudodiquercia, Sauron, Gandalf, nani, elfi e abitanti della terra di mezzo.
Dopo l’introduzione con la visione del trailer del film, i piccoli delle scuole elementari hanno dato vita ai loro eroi con tanto di barba, cappello e bastone; è stata quindi la volta dei ragazzi delle scuole superiori che hanno illustrato i personaggi principali del libro di Tolkien, dando loro anche una rivisitazione in chiave moderna, hanno proposto slide in powerpoint (fruibili dal pubblico audioleso presente in sala assistito da un’interprete della lingua dei segni), allietato gli animi attraverso l’esibizione al pianoforte di un’alunna che ha riproposto il tema della colonna sonora del film.
Il lavoro degli studenti è stato alternato dagli interventi autorevoli e coinvolgenti di due esperti tolkieniani: Paolo Gulisano e Andrea Monda. Entrambi, medico epidemiologo l’uno professore di religione l’altro, hanno spiegato il significato del messaggio di Tolkien, calando la sua opera nel contesto storico e personale dello scrittore, il quale ha creato il mondo fantastico che oggi ci appassiona come una favola da raccontare ai suoi bambini e la cui originalità sta innanzitutto nell’aver riportato l’epica nel romanzo del Novecento. In particolare, i due studiosi hanno puntato l’attenzione sul risvolto religioso delle storie narrate da Tolkien, sul significato del potere e di come esso possa essere uno strumento benevolo o maligno, sulla distinzione dei concetti di autorità e potere, e soprattutto sulla possibilità data agli umili di contrastare le forze negative.
“In un buco della terra viveva lo Hobbit” è l’incipit del libro: come ai piccoli Hobbit Tolkien affida l’impresa di sconfiggere il Male, così nel messaggio evangelico proprio ai piccoli è dato il potere di comprendere il bene ed operare per esso, un Bambino fu l’eletto per la salvezza dell’Uomo.
Il tutto si è svolto sotto l’occhio vigile della professoressa Nancy Antonazzo, guida dell’Associazione, sapiente organizzatrice e perfetta regista della “nostra” Notte della cultura.

E adesso non ci resta che attendere Lo Hobbit!

Giuseppina Di Bella