Sara Loffredi sceglie Messina per la prima presentazione di “Sete. La ricerca della sorgente”

Presentazione brillante e coinvolgente, quella “andata in onda” lo scorso 3 marzo al Mondadori Bookstore di via Consolato del Mare di Messina. L’evento, nato dalla consueta collaborazione tra Viviana Montalto, padrona di casa e Nancy Antonazzo, presidente di Terremoti di carta, ha avuto come protagonista Sara Loffredi, affermata autrice meneghina. Insieme al docente di lettere Marco Boncoddo, la giovane scrittrice ha promosso Sete. La ricerca della sorgente, edito da Rizzoli. 

In un clima assolutamente conviviale, Sara si è tuffata all’interno della genesi della sua nuova opera che, come detto a più riprese, aveva da tempo fatto breccia nella sua fervida immaginazione. Un storia agile e scorrevole, scritta per un pubblico adolescenziale e condita da elementi fantastici e fantascientifici che, un po’ a sorpresa visto il background della Loffredi, sfocia in un romanzo di genere post apocalittico. 

Attento ad evitare gli spoiler, Boncoddo ha messo in risalto il vero punto saliente di questo nuovo “figlio” della Loffredi: all’interno, infatti, è possibile trovare un genere totalmente innovativo ma con il già noto stile dell’autrice, assolutamente riscontrabile nella lettura del testo. Giunta alla nona opera, la letterata milanese ha abbandonato (forse momentaneamente) le tematiche più impegnate e la narrativa per adulti, cedendo all’impulso di creare un mondo distopico dal quale, probabilmente, giungeranno nuove ed importanti eventi. 

Nel corso della presentazione, la Loffredi ha ricordato il suo legame con la città di Messina, nella quale presentò, nel 2014, il suo primo libro, La felicità sta in un altro posto, edito da Rizzoli. A distanza di quasi un decennio, è sempre la città dello Stretto la protagonista della prima presentazione assoluta di Sete. La ricerca della sorgente. Una coincidenza che, si spera, porterà fortuna alla Loffredi, felice di tornare a rivedere gli scorci del centro peloritano.

Giusy Liuzzo

La recensione: R. Postorino, Mi limitavo ad amare te, Feltrinelli

È un romanzo che consiglio con assoluta convinzione. La storia è ambientata durante la guerra scoppiata nella ex Jugoslavia negli anni ’90. Il conflitto, che è rimasto nel ricordo di pochi, è solo lo sfondo da cui emergono figure di bambini Nada, Omar, Sen per lo più provenienti da un orfanotrofio, ma anche da famiglie di  condizione sociale medio alta come Danilo, che gli eventi trasformano, loro malgrado, in  profughi. L’ autrice ne racconta le vicende che attraversano un arco temporale di oltre vent’anni, ben oltre la durata del conflitto. Sullo sfondo la tragedia della guerra e le cicatrici che essa lascia nelle vite di questi bambini già segnati  dall’abbandono. La storia di ciascun personaggio,  racconta però, molto di più.

Narra innanzitutto dell’essere figli, dello strappo della nascita, che non è una scelta, perché nessuno ti chiede se vuoi venire al mondo; narra della separazione dal corpo  materno, archetipo delle separazioni successive, necessarie e dolorose, dello sradicamento, della condizione di profugo, delle ferite che attraversano la vita di ognuno e la segnano in maniera diversa e imprevedibile; narra, ancora, senza giudizio e senza retorica, dell’essere madre come sa esserlo chi lo è, ognuna a suo modo, che sia madre biologica o genitore che adotta.

Racconta il dolore che è insito nell’esistenza; “siamo gettati nel mondo senza riparo possibile dal dolore”; la nascita è, per tutti, preludio di morte. Narra di un Dio che, se c’è, è lontano dalla vita delle creature, che ignora la guerra, il dolore; racconta anche dell’essere fratelli e, in senso più lato, dell’amicizia che, con gradazioni e sfumature diverse, è l’elemento di salvezza e di speranza nella vita dei giovani protagonisti, e dell’amore o di qualcosa che gli assomigli. La Postorino narra del destino imperscrutabile, del rapporto fra libertà e necessità. La scrittura intensa, semplice e incisiva, fa tutt’uno con le vicende narrate; ci sono frasi che come un insight illuminano il reale e poi si spengono; squarci sugli abissi… niente certezze, nessuna verità assoluta. ll lettore coglie quello che può, al proprio livello, secondo il proprio vissuto; perché dentro queste pagine c’è davvero un universo. Tanti interrogativi, come nella vita di ognuno di noi, domande che non hanno risposte.

Infine il titolo, bellissimo, verso di una poesia del poeta bosniaco Izet Sarajlic “Mi limitavo ad amare te” che è la risposta alla domanda “Cosa facevo io mentre durava la Storia?” 

Una risposta che il giovane profugo sussurra fra sé e sé, che la donna non può sentire, perché anche l’amore,  che è l’unica via di salvezza, l’unico rammendo possibile allo strappo dell’esistere, può sfuggire all’incontro come ad un appuntamento mancato. 

L’ho letto d’un fiato questo romanzo che mi ha preso l’anima e appena terminato di leggerlo…l’ho riletto. Non mi era ancora accaduto!

Rosanna Fiumano’

Mario Falcone e “la stella spezzata”

Ritorna in libreria Mario Falcone e, naturalmente, Terremoti di Carta risponde “presente”, con il massimo spiegamento di forze. Sabato scorso, nella splendida vetrina della libreria Mondadori di Messina, il noto sceneggiatore e scrittore peloritano ha presentato “La stella spezzata”, coadiuvato dalla presidente Nancy Antonazzo e i soci Marco Boncoddo, in qualità di moderatore, ed Esmeralda Pagano, come impeccabile lettrice.

Più di un’ora di pura miscellanea culturale, con al centro il nuovo romanzo de “l’artigiano della parola”, per sfruttare l’auto-definizione coniata dallo stesso Mario Falcone, parlando della sua nuova vita da autore. E tra un approfondimento sulla storia del ghetto ebraico di Roma e un aneddoto sulla vita dello scrittore, il Prof. Marco Boncoddo ha guidato l’incontro approfondendo la genesi de “La stella spezzata”, prima puntata di Falcone nell’ambito della letteratura per ragazzi.

Attenti ad evitare gli spoiler come pericolose trappole nelle piramidi, “i Terremoti” hanno dibattuto, dinnanzi ad una nutrita cornice di pubblico, dell’esperienza di due amici, Gioele e Marco, dinnanzi al delirio nazista nella Roma della seconda guerra mondiale. Un libro che mette al centro della narrazione i sentimenti più forti nella loro reale essenza, rendendo la “Storia” un meraviglioso attore non protagonista.

Un libro per ragazzi, con due ragazzi protagonisti, nel mezzo di un truce spaccato della storia della nostra nazione: un fardello oscuro che, fortunatamente, gli italiani non smettono di ricordare.

Giusy Liuzzo

Quando l’universo tramonta…

Sono uno scrittore. O almeno… credo di esserlo. Ma, in realtà, in base a cosa un autore di libri può definirsi tale?

Non so, non credo ci sia un tesserino che certifichi questo ruolo. Forse, l’aver completato un’opera fa di te uno scrittore. O magari, per presentarsi al mondo come narratore, un editore deve pubblicare le tue parole, credere in te. Ma nel mondo 2.0 che, per fortuna o purtroppo, stiamo vivendo, puoi facilmente pubblicare anche da solo. Non va bene, neanche questo. I lettori… ecco il nodo. Sono loro a decidere chi può essere definito, davvero, uno scrittore.

Ma se i lettori non ci sono? 

Guardiamoci in faccia, viviamo in una società che ha deciso di eliminare i libri dalle priorità. Ci serve tutto, meno che una biblioteca ricca e curata. I lettori stanno sparendo, la cultura si sta spegnendo, l’editoria sta avvizzendo. 

Stanno vincendo loro, i pixel. Gli schermi colorati, contenenti un intero metaverso, hanno spento tutto ciò che la mente riusciva a creare danzando sulle pagine di un romanzo. E’ più importante, difatti, aggiornare il feed del social. Se non entri, almeno ogni ora, su Instagram probabilmente sei un boomer. Anche le frasi che pronunciamo, ormai, parlano della nostra sconfitta. Scrittori, lettori, editori… abbiamo perso la guerra. Siamo pochi, divisi, in estinzione. Viviamo nel dubbio, tentati dal lato oscuro. Qualcuno di noi, quasi, si giustifica nell’usare un e-reader, dinnanzi agli sguardi disgustati di chi ti dice: “vuoi mettere, l’odore della carta?”. Stiamo cercando di sopravvivere, di reinventarci, in un mondo che è andato troppo avanti, distaccandosi da ciò che l’ha creato. Così è, se vi pare. 

Continuo a definirmi uno scrittore, un lettore, un intellettuale. Andrò avanti così, con le mie convinzioni, fin quando il mio mondo, insieme a me, non sparirà… per sempre.

Marco Boncoddo

Un libro ha scelto me: “Nel segno della Pecora”, H. Murakami

“Lei rise, schiacciò il mozzicone nel portacenere, bevve un sorso di tè e si accese un’altra sigaretta.
– vivrò fino a venticinque anni, – disse – Poi morirò. È morta quando ne aveva ventisei, nel luglio del ’78”.

“A volte mi sembrava una piccola palma avvizzita, a volte una gigantesca pannocchia di granturco. Se non ci fosse stata una targa con su scritto «organo sessuale di una balena maschio» di sicuro nessuno dei visitatori avrebbe capito cosa fosse in realtà. Più che un membro di un animale proveniente dall’oceano Antartico, aveva l’aspetto di una reliquia disseppellita in un deserto dell’Asia centrale. Era diverso da qualunque pene avessi mai visto in vita mia, incluso il mio. E aveva qualcosa di triste, quel povero membro sezionato, ispirava una gran pena”.

“Il Maestro è una persona eccellente. La migliore che abbia mai conosciuto, seconda soltanto a Dio. –
– Perché, lei ha conosciuto Dio? – Certamente. Gli telefono ogni sera”.

Ornella De Luca ospite dei Terremoti di Carta

Il 3 febbraio scorso, presso la Gilda dei Narratori di Messina, la nostra presidente Nancy Antonazzo ha dialogato con l’autrice peloritana Ornella De Luca, tornata in libreria con “La ragazza con l’Ampersand”. 

Come di consueto, la presentazione della nuova opera è servita a ripercorrere le tappe della carriera della scrittrice, costellata da successi e riconoscimenti nel campo dell’editoria. Ornella De Luca, infatti, è stata recentemente selezionata dalla Feltrinelli che, tramite il concorso letterario “giallo in libreria”, organizzato dalla SEM, ha individuato dieci scrittori per pubblicare un’antologia di racconti crime.

“Sono molto contenta – ha dichiarato la nostra concittadina – perchè all’interno della giuria c’erano nomi importanti ma mi ha fatto estremamente piacere essere selezionata da marchi come SEM e Feltrinelli, che pubblicano narrativa gialla da tantissimo tempo”.

L’importante risultato, però, è solo l’ultima vittoria della scrittrice messinese, già affermatasi in altre selezioni a livello nazionale. Ornella De Luca, come sottolineato nel corso della presentazione, ha da tempo abbandonato l’etichetta di “emergente”, entrando a pieno titolo nello scenario degli autori italiani.

L’incontro, poi, ha spaziato sulle tematiche inerenti la trasformazione dell’editoria che, in linea con i nuovi mezzi di comunicazione, sta cercando di dare voce agli autori che si affermano sui principali social network. 

Terremoti di Carta, in linea con il proprio manifesto, continua a dar voce a tutte le eccellenze cittadine in campo artistico e letterario, coinvolgendo chiunque voglia mettersi in gioco sulle varie esperienze di scrittura.

Scosse di Febbraio 2023

Cari soci,

qui di seguito gli appuntamenti del mese di febbraio, un mese davvero ricco di appuntamenti. Seguiteci anche su facebook, instagram e twitter per gli aggiornamenti. Vi ricordiamo che, per comunicare la vostra partecipazione, potete scrivere a questo indirizzo email, mettendo in oggetto il nome dell’iniziativa. Per partecipare ai laboratori è sufficiente aver fatto iscrizione all’Associazione per l’anno 2022-2023:
 3 febbraio Presentazione Libro di Ornella De Luca, “La ragazza con l’Ampersand”, Triskell Edizioni, alle ore 18:00 presso La Gilda dei Narratori di Messina ( vedi locandina in allegato)

 

8 febbraio iniziano i nostri laboratori di scrittura creativa  online “Raymond Carver” ( vedi locandina in allegato) il primo sarà coordinato da Francesca Giliberto
9 febbraio secondo laboratorio di esperienza poetica con Francesca Panarello
18 febbraio presentazione libro di Mario Falcone “La stella spezzata”, alle ore 18 presso la Mondadori-Ciofalo.  A dialogare con l’autore sarà con Marco Boncoddo
22 febbraio secondo laboratorio di scrittura online coordinato da Sergio Busà
27 febbraio inizio seconda Cartoon School in collaborazione con l’associazione SostenabItaly presso l’I.C. “Enzo Drago” di Messina
Alle prossime scosse
I Terremoti di Carta

Scosse Natalizie

“L’umanità si divideva in due grandi gruppi, nemici fra loro: i presepisti e gli alberisti. “È una suddivisione – diceva lo zio – così importante che dovrebbe comparire sui documenti di identità, né più né meno di come appare il sesso e il gruppo sanguigno. Altrimenti può accadere che un disgraziato scopre, solo a matrimonio avvenuto, di essersi unito ad un essere umano di tendenze natalizie diverse”. Luciano De Crescenzo

Non è importante che tu sia presepista o alberista… l’importante è che tu scuota questo mondo, terremoticamente, dalle fondamenta!

Tanti auguri di buon Natale!

I Terremoti di Carta

Presentazione libro “Non c’è domani. Tre atti di Julien Green. A cura di Annunziata Antonazzo

L’Associazione Culturale Terremoti di Carta presenta il nuovo volume, curato dalla Presidente, prof.ssa Annunziata Antonazzo, “Non c’è domani. Tre atti di Julien Green”, per Fuorilinea Editore. 

Demain n’existe, titolo originale in lingua francese, è una pièce teatrale pensata da Julien Green, nel 1950, durante un soggiorno a Taormina. Il drammaturgo franco-americano rimase profondamente impressionato ascoltando il racconto della catastrofe che, il 28 dicembre del 1908, colpì le due sponde dello Stretto di Messina. 

In ordine di concepimento “Non c’è domani” è la prima opera teatrale di Green, nonostante ci vorranno quasi trent’anni per vedere, finalmente, la sua pubblicazione. L’arco temporale, durante il quale si sviluppa la storia, ha inizio nel pomeriggio del 26 dicembre 1908: Messina, inconsapevole, va incontro al terremoto che le toglierà il suo domani. 

Annunziata Antonazzo è tornata, ancora una volta, allo studio dell’autore, curando la nuova traduzione di questo piccolo gioiello letterario e trovando nella frase “Finché si è inquieti c’è da star tranquilli”, pronunciata dallo stesso Green, quella naturale caratteristica della Messina che tenta ogni giorno di risorgere, caparbiamente, dalle macerie di sé stessa. 

La prima presentazione avrà luogo a Messina, il 17 dicembre 2022 alle ore 10:30, presso i locali del plesso “Majorana” dell’IIS Verona Trento-Majorana, Viale Giostra. 

L’incontro sarà curato dalla giornalista Anna Mallamo, caposervizio della sezione cultura del quotidiano Gazzetta del Sud e vedrà la presenza della Dirigente dell’IIS Verona Trento, prof.ssa Simonetta Di Prima, di Lelio Bonaccorso, che ha curato le illustrazioni del volume, e di Franco Esposito, responsabile della Fuorilinea Edizioni. La lettura dei brani sarà curata dall’attore Mauro Santopietro. 

I ricavi della vendita del volume saranno devoluti dall’Associazione “Terremoti di Carta” al Progetto di valorizzazione della Biblioteca del plesso Majorana di Messina.

Vi aspettiamo

I Terremoti di Carta

Scosse di Novembre

Carissimi,

 prima di darvi gli appuntamenti che ci vedranno coinvolti nel mese che si è appena affacciato, vi aggiorniamo con alcune notizie importanti:
– nel mese di maggio l’associazione aveva aderito alla richiesta dell’I.C. “Enzo Drago” e del Liceo “La Farina” per la partecipazione al BANDO finanziato dal Ministero per la Cultura e dal MIUR, D.D. 861 11/03/2022 “Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione”. Il bando è stato vinto e ciascuna delle due scuole ce lo ha comunicato in questi giorni.
– la rete degli Istituti Comprensivi “Paradiso”, “Paino-Gravitelli”, S. Francesco di Paola”, che l’anno scorso ha portato avanti il progetto Cartoon School, per la realizzazione di un cartone animato, si è riunita anche quest’anno con lo stesso proposito. La settimana scelta è 16-20 gennaio 2022. Ma non finisce qui. Si sta lavorando con altre scuole per realizzare lo stesso progetto nei mesi di febbraio, marzo.
– nel mese di ottobre l’associazione ha rinnovato la convenzione con l’IIS Verona-Trento-Majorana per la valorizzazione della Biblioteca Scolastica del plesso sito sul viale Giostra
– in questo mese il nostro socio onorario, lo sceneggiatore Mario Falcone ha ultimato i laboratori di scrittura, supervisionati dalla socia profssa Giovanna Gravina presso l’I.C. “Battisti-Foscolo”, possibilità offerta gratuitamente dall’associazione ai ragazzi, grazie alle sponsorizzazioni dello scorso anno.
Pertanto con grande orgoglio e desiderio di continuare a fare del nostro meglio per ri-educarci alla speranza e alla gioia vi proponiamo gli appuntamenti di novembre:
📢12 novembre: Laboratorio di scrittura creativa con Luigi La Rosa: “Il romanzo biografico”, presso la Biblioteca Comunale “Cannizzaro”,  Viale Boccetta, Palacultura, 1° piano, dalle ore 9:00 alle ore 12:00
📢25 novembre: presentazione del libro di Oronzo Cilli, “Guida completa al mondo di Tolkien”, Vallardi Editore, in collaborazione con l’Associazione La Contea di Messina, alle ore 18:00 presso la Libreria Mondadori Bookstore di Messina. Dialogherà con l’autore il prof. Marco Boncoddo, socio ed esperto tolkieniano.
Alle prossime scosse
I terremoti di Carta

Scosse di ottobre 2022

Carissimi,

settembre ha portato con sé incontri con persone speciali. Ciascuno di loro ci ha lasciato un dono prezioso, la propria esperienza, il proprio vissuto condiviso: tante le presentazioni fatte grazie alla fiducia della Mondadori Store di Messina, tante le persone che hanno partecipato con entusiasmo e desiderio di stare insieme.

Il mese di ottobre si presenta già denso di scosse buone: la presidente e la vicepresidente di Terremoti di Carta saranno “in missione” nel prossimo weekend.

 

1 ottobre 2022, presso la Pinacoteca di Capo d’Orlando Nancy Antonazzo sarà relatrice alla XXIII Edizione delle Giornate Siciliane di formazione, organizzate dall’Istituto Italiano di Micropsicanalisi e il Centro Studi Internazionale di Filosofia della Complessità “Edgar Morin” di Messina, con un intervento dal titolo: “Beauty is hope. Hope Beauty. La narrazione come luogo generativo di speranza”.

3 e 4 ottobre 2022 Daniela Arena coordinerà il laboratorio di scrittura e disegno “Scrivere con le emozioni”, al Festival della Comunità Educante di Faenza
Anche quest’anno l’Associazione Terremoti di Carta sarà a servizio della Biblioteca Comunale “Cannizzaro” e collaborerà portando i propri laboratori di lettura ed esperienze di scrittura creativa.
Il primo appuntamento sarà il 13 ottobre 2022 alle ore 17:00 con la presentazione della silloge del prof. Raffaele Manduca, dal titolo” Restò solo la voce”. Dialoga con l’autore  Francesca Panarello.
Alle prossime scosse
I Terremoti di Carta

Scosse.. motivazionali di settembre 2022

Cari Amici,

pacche sulle spalle per tutti per darci un “bentornato”. Si, lo sappiamo il rientro non è facile e il ritorno alla quotidianità ancor meno, ma le attività telluriche che ci attendono possono darci la carica giusta. Potremmo definirle delle “scosse motivazionali” o, semplicemente riprendiamo da dove eravamo rimasti.

Ci siamo lasciati “davanti alla fontana”, laddove fino al 4 luglio ci siamo incontrati per condividere letture e autori. Ricominciamo proprio da loro.

Ad inaugurare questi incontri sarà Lelio Bonaccorso, da poco in libreria con un libro di poesie dal titolo “Fiori di vento”. Si avete capito bene, un libro di poesie che vi sorprenderà.

Incontreremo Lelio Bonaccorso il 7 settembre alle ore 18:30 alla libreria Ciofalo Mondadori Bookstore di Messina

 

 

 

19 settembre incontro a dir poco scoppiettante con Filippo Caccamo, il docente che tutti vorrebbero avere come collega. Lo incontreremo alle ore 18, presso la chiesa di S. Maria Alemanna. Partendo dal suo libro pubblicato dalla Mondadori nel 2019, “Vai Tranquillo” ci muoveremo sull’esperienza che l’autore ha fatto nel mondo dell’università, da studente e della scuola, da docente. L’incontro sarà organizzato in collaborazione con l’associazione Cidi di Messina

 

 

 

 

 

 

27 settembre ore 18.30 concluderemo il mese con Gabriella Genisi, autrice dei libri che hanno portando in tv Luisa Ranieri nei panni della sua protagonista, “Lolita Lobosco”. Presenteremo l’ultima delle indagini dal titolo “Terra Rossa” alla libreria Ciofalo Mondadori Bookstore di Messina.

Tutte e tre le presentazioni sono organizzate in collaborazione con la Liberia Ciofalo Mondadori Bookstore di Messina

Alle prossime scosse

I Terremoti di Carta

Due libri hanno scelto me

di Rosalia Mollica
Due classici del terrore, l’autrice una pioniera- fuoriclasse del brivido🥶😵‍💫
Stephen King parlando dei libri della Jackson ha detto:” finiscono con una svolta che porta dritto in un vicolo buio”, lui è un mago in questo, ma Shirley Jackson gli ha insegnato come si fa.
Shirley Jackson
da L’incubo di Hill House

“Nessun organismo vivente può mantenersi a lungo sano di mente in condizioni di assoluta realtà; perfino le allodole e le cavallette sognano, a detta di alcuni. Hill House, che sana non era, si ergeva sola contro le sue colline, chiusa intorno al buio; si ergeva così da ottant’anni e avrebbe potuto continuare per altri ottanta. Dentro, i muri salivano dritti, i mattoni si univano con precisione, i pavimenti erano solidi e le porte diligentemente chiuse; il silenzio si stendeva uniforme contro il legno e la pietra di Hill House, e qualunque cosa si muovesse lì dentro, si muoveva da sola.”

***

“L’occhio umano non può isolare l’infelice combinazione di linee e spazi che evoca il male sulla facciata di una casa, e tuttavia per qualche ragione un accostamento folle, un angolo sghembo, un convergere accidentale di tetto e cielo, facevano di Hill House un luogo di disperazione, tanto più spaventoso perché la facciata sembrava sveglia, con le finestre vuote e vigili a un tempo e un tocco di esultanza nel sopracciglio di un cornicione. Quasi ogni casa, colta di sorpresa o da un’angolazione bizzarra, può volgere uno sguardo profondamente burlesco su chi la osservi; persino un comignolo dispettoso, o un abbaino che sembra una fossetta possono suscitare nell’osservatore un senso di intimità; ma una casa arrogante e carica d’odio, sempre in guardia, non può che essere malvagia.”

da La Lotteria

“La mattina del 27 giugno era limpida e assolata, con un bel caldo da piena estate ; i fiori sbocciavano a profusione e l’erba era di un verde smagliante. La gente del paese cominciò a radunarsi in piazza, tra l’ufficio postale e la banca, verso le dieci. In certe città, dato il gran numero di abitanti, la lotteria durava due giorni, e bisognava iniziarla il 26 giugno ; ma in questo paese, di sole trecento anime all’incirca, bastavano meno di due ore, sicché si poteva cominciare alle dieci del mattino e finire in tempo perché i paesani fossero a casa per il pranzo di mezzogiorno. I primi ad arrivare furono naturalmente i bambini. La scuola era terminata da poco per le vacanze estive, e il senso di libertà dava ai più un certo disagio ;… Bobby Martin si era già riempito le tasche di sassi, e gli altri ragazzi seguirono presto il suo esempio scegliendo i sassi più lisci e rotondi…”

Due libri hanno scelto me

di Nancy Antonazzo

Ritengo che esistano libri buoni e buoni libri, poi ci sono quelli che ti chiamano e ti danno appuntamento perché “ancora non hanno finito”. Durante questa estate, rotta, finalmente dopo quasi tre mesi di caldo eccessivo da un serio acquazzone ho iniziato diversi buoni libri e altrettanti libri buoni.

Poi ho letto questi due e ancora mi parlano e mi dicono cose. Hanno in comune due autori giovani e questa è la prima cosa che ti fa dire “caspita, però!” Ma c’è anche quella sostanza narrativa che allontana il pericolo della banalità o dell’improvvisazione e ti offre la possibilità di assaporare la bellezza dell’originalità. Il tessuto narrativo è convincente e a tratti sorprendente, mai dato per scontato.

Ti danno una sensazione di sazietà, liberandoti dalla stucchevole artificiosità di un semplice libro buono.

Sono due romanzi onesti, schietti. Sono scritture lavorate senza ricercare virtuosismi inutili. Non sono di conforto, anzi ci invitano a uscire dalle nostre sicurezze per viaggiare attraverso le loro esperienze. Non fanno sconti e ti ricordano quello stile alla Kent Haruf impregnato di un vissuto tutto nostro, dove i paesaggi, dal mare alle ombre dei boschi parlano di noi.

Da “I miei stupidi intenti” di B. Zannoni:

“Rivivevo il mio ritorno e l’addio che avevo dato ai miei ricordi. In qualche maniera era come se li avessi solo nascosti. Ora si muovevano al buio, dentro il mio sonno, e di giorno tentavo di rimetterli a posto.”; – “La vecchia volpe mi dettava con gli occhi rivolti verso l’alto, inquinando le sue memorie con devote morali, grugnendo soddisfatto ad ogni bugia, come fosse la realtà dei fatti. A quel punto pensai fosse impazzito, ma ora posso dire con certezza che stava cercando di salvarsi, voleva il Paradiso.”

Da “La fuga di Anna” di Mattia Corrente: “Avevi ragione. Il bene di una mamma è pericoloso, può essere acqua e zucchero ma pure veleno”; – “E invece tu avevi deciso che nessuna forma d’amore sarebbe riuscita a bastarti. Ti saresti nutrita di mancanze. L’ho capito tardi, Anna, che esistono persone fatte per essere felici e altre che semplicemente non si arrendono alla felicità”; ” Anna deve fare solo quello che ad Anna va di fare. Anna è libera.”

 

Un libro ha scelto me, “Le avventure di Gordon Pym”, E. A. Poe

Consigliato a chi non soffre il mal di mare, non è claustrofobico, non ha paura di nulla e ama l’avventura ? ⚓🐳🌊 No!
consigliato solo a chi desidera fare un “lifting” all’ incanto adolescenziale perduto.
“Vi sono alcune situazioni critiche nelle quali l’uomo non può trovarsi senza provare il più profondo interesse alla conservazione della propria esistenza: un interesse che va crescendo di minuto in minuto in ragione della fragilità del filo a cui questa esistenza è sospesa.”
Rosalia Mollica