Quotidianità

L’incontro di lettura consapevole di lunedì scorso aveva per tema la quotidianità. Ne è venuto fuori un incontro molto interessante e carico di differenze nel modo di vivere la quotidianità per ciascuno di noi! Si è compreso ancora una volta come alcune esperienze così personali come la “nostra” quotidianità possono essere facili da condividere così come possono diventare motivo di difficoltà nell’ascoltare e rispettare un diverso punto di vista. Ma è proprio in questi casi che si percepisce l’esigenza di comunicare, di arrivare all’altro, solo che a volte, ancora, ci troviamo incapaci di ascoltare mettendo da parte i nostri pregiudizi… che poi alla fine sono soltanto dei modi per difendere noi stessi. Siamo liberi di farlo, ma alla fine perdiamo una grossa opportunità: imparare dagli altri anche da chi meno ce lo aspettiamo… e da chi non corrisponde esattamente ai nostri canoni di… simpatia.

R. Carver, dalla collezione Blu oltremare, Pantofole: la quotidianità delle piccole cose

M. Kudera, L’insostenibile leggerezza dell’essere: quotidianità come… uscire di casa e vivere, dando la possibilità di far entrare persone e nuove esperienze nella nostra vita per un continuo cambiamento.

Anonimo, Lazzarillo de Tormes: quotidianità distorta condita da una visione sagace e triste della vita.

C. Bukoswki, Post office: quotidianità come adattamento alle situazioni e alle condizioni che ci vengono poste dalla vita.

Da un quotidiano nazionale del 5 maggio 2008, un articolo qualsiasi: quotidianità vissuta nella radicalità senza strutture letterarie e teoriche, visione asettica.

A. Camilleri, Il tailleur grigio: quotidianità come abitudine interrotta

Nessun esercizio per la prossima volta. Si lavorerà durante l’incontro. Non dimenticate carta e penna e la nostra abilità creativa.

Nancy