TEATRO

Domenica scorsa sono andata al Teatro dei due Mari di Tindari! Ho assistito al dramma politico di W. Shakespeare, Giulio Cesare. Quella che segue non è una recensione ma soltanto… “quello che mi passava per la testa” mentre assistevo alla performance.

 

Qua sta l’oriente: non sorge qua il giorno?”

(Giulio Cesare Atto II , Scena prima)

Si muovono personaggi conosciuti,

sul palcoscenico di questo mare

Vanno, vengono,

ansimando, implorando

acclamando, deplorando

giurando e uccidendo.

Recitano la loro parte,

pretendono di indossare maschere.

Teatro nel teatro

Per mostrare un volto diverso

Per reprimere l’emozione irresistibile di cui hanno vergogna.

Maschere di morte, di sospetto

Desiderio di ingannare perché così è più semplice sopravvivere.

La necessità di non vivere

Nascondere la propria viltà

Dissimulare le proprie fragilità.

Perché l’uomo è contorto? Inquieto?

Insoddisfatto, volubile nel godere della sua stessa felicità?

La guarda, la brama,

ma una volta raggiunta

essa diventa per lui luce soffocante,

mancanza di libertà.

Trame, complotti, congiure

o, semplicemente l’incapacità di vivere.

Il mare è buio adesso,

ma non si stanca del suo ruolo.

È pieno di luci che illuminano,

come in un incantesimo

le sue morbide sponde.

Ma loro non se ne curano, hanno la loro parte da recitare,

Lui,

invece,

continui la sua.

Nancy

Comments (5)

lagiGiugno 5th, 2008 at 14:02

credo che il mare di Tindari sia il fondale più bello di tutti i teatri greci che io abbia mai visto…

Zebra1Giugno 5th, 2008 at 15:02

dopo quello di taormina.. che al tramonto.. o di notte regala un’atmosfera ineguagliabile.
E poi tu non c’eri :P
Nico

lagiGiugno 5th, 2008 at 18:18

io non c’ero, ma ci sono andata il 3 :-PPPPPPPP
e poi quello di taormina è troppo frequentato e troppo da snob
quello di tindari è meno conosciuto e dunque per pochi…”voi che siete uomini d’onore”

vivianaGiugno 5th, 2008 at 20:51

è difficile scegliere tra lo sfondo del teatro di tindari e quello di taormina.in quest’ultimo l’etna in quello della madonna nera ci sono le isole in lontananza.beh quello che scrive lagi è giusto!il teatro di taormina esprime maestosità e grandezza(e si intona di più all’egocentrismo di nicola :-D )mentre quello di tindari è quasi un lungo intimo di raccoglimento(per animi più pacati e sensibili come lagi).io quale preferisco?dipende come mi sento.ma una rappresentazione teatrale di william la vedrei anche in una cantina con l’odoro nauseabondo di vino :->

vivianaGiugno 5th, 2008 at 21:00

nicola mi potresti dire come faccio a leggere il secondo capitolo del libro?!? si, lo so che te l’ho già chiesto………. maaaaaa tu lo sai che fra me e il pc non corre buon sangue :-P