Duexdieci con il Presidente di BombaCarta, Andrea Monda

downloadAbbiamo posto le nostre due domande al Presidente di BombaCarta, Andrea Monda. Ecco cosa ci ha risposto:
“Per me lettura e scrittura rappresentano innanzitutto una necessità, una esigenza urgente dell’uomo, di ogni uomo. Io e penso ogni uomo, sono uno che ama le storie, ama ascoltarle e narrarle. Mi pare che Chesterton dica da qualche parte che la letteratura è un lusso ma la narrativa è una necessità. Anch’io la penso così: l’uomo sente di dover esprimersi, di dire qualcosa su di sé, sul mondo, sul mistero dell’esistenza. E una storia lo aiuta ad addentrarsi in questo mistero. C’è chi è più portato di altri nel dono della scrittura ma ci sono molti modi per “scrivere”, e comunque tutti sono portati all’ascolto, che è il primo passo per scrivere. Ascoltare, lo stile con cui lo si fa, è già una “scrittura”, una presa di posizione rispetto alla realtà, alla sua tremenda bellezza.
La lettura in particolare mi affascina e, per dirla con Borges, essa rappresenta per me un momento di felicità.
L’esperienza più forte di lettura? direi il Vangelo e la Bibbia innanzitutto. Ma anche Chesterton (Ortodossia) e Tolkien (Il signore degli anelli) non scherzano. Sono libri che ho letto quand’ero molto giovane, forse i libri letti da ragazzo restano più a lungo, scavano nel profondo e lì rimangono. Ma la cosa bella della lettura è che in fondo non ha età, le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Rileggere Endo (Silenzio) in questi giorni è stato bellissimo. Poi noti come i grandi si tocchino, convergano: Endo è davvero il Graham Greene giapponese.
Scrittura? io di fatto non scrivo narrativa, forse la mia “scrittura” è quella che quotidianamente realizzo in classe con i miei studenti. Rispetto ai libri che ho effettivamente scritto forse l’esperienza di “Benedetta umiltà”, un saggio così “letterario” è stata la più forte di tutte.”
Grazie Presidente
I Terremoti di Carta