Frutti e… sorrisi

Vedo già sul sito i racconti di questa settimana e sono ancora più contenta perchè ci sono anche quelli di adolescenti come Lancillotto, Stellina e poi Angelo e Dario. Che soddisfazione! Terremoti di carta cresce con una speranza in più: che anche questi ragazzi diventino grandi nell’amore per la letteratura.

Questo Lunedì come vedete, dopo tanto dolore, abbiamo parlato di sorrisi. Il sorriso è un mezzo di comunicazione, ha le stesse caratteristiche della parola, manca soltato del suono che la parola emette quando viene pronunziata. Anche il sorriso deve essere raccontato, descritto perchè ammirato, osservato. Perchè un sorriso non va accolto passivamente ma letto ad alta voce, trasmesso. Così abbiamo cercato di fare. Per la prossima settimana, restiamo sulla tema degli sguardi. Ben due esercizi. Il primo: portare una foto in cui qualcuno vi osserva ( preferibilmente dal periodo dell’infanzia o dell’adolescenza). Il secondo: in questi giorni soffermatevi sugli sguardi che gli altri si danno (quelli di una madre verso un figlio, di due innamorati, di due vecchietti), prendete appunti e poi descrivetene almeno 1 (o tutti)

Martedì all’insegna del frutto, del suo sapore, del suo colore e dei luoghi comuni a cui esso è legato, la natura, la terra, la donna. Incontro di lettura consapevole. Di seguito ne riportiamo autori e titoli. E nella seconda parte dell’incontro ci siamo inoltrati nella lettura di alcune immagini. Ad un certo punto, ammirata dall’entusiamo delle osservazioni e del confronto mi sono chiesta: ma siamo noi che stiamo leggendo le immagini o ci stiamo lasciando leggere dalle immagini stesse?

-Tolkien, Il Signore degli Anelli libro I ( la pianta guaritrici dell’Athelas)

– Montale, I limoni; Meriggiare pallido e assorto

– Camilleri, Maruzza Musumeci

– Prevèrt, Sono quella che sono

– Saffo, un epigramma

– U. Eco, Il nome della rose

– un brano scritto dalla nostra Mary, un’ode alle ciliege ( che spero venga postato molto presto)

Niente esercizi per la prossima volta

Nancy