REPORT 6° incontro Lab di scrittura Circolo Pickwick

Ci siamo chiesti per due settimane che cosa avrebbero fatto i Miller in assenza degli Stone. Stavolta lo stimolo alla scrittura  è venuto da un racconto di Raymond Carver e, sebbene non tutti lo abbiano apprezzato, i risultati dei lavori sono stati davvero ottimi.

Merito del maggior tempo da dedicare alla scrittura o del buon Carver?

Se volessimo sintetizzare potremmo dire che nei racconti di Carver non accade nulla di importante, i personaggi, solitamente gente comune  che conduce una vita normale, vivono nella tensione dell’attesa di qualcosa che spesso non si realizza neppure alla fine. Questa tensione si coglie fin dalle prime righe anche nel racconto intitolato “Vicini”.  I Miller sembrano vivere  un’esistenza  felice o almeno nella misura in cui non la confrontano con quella dei vicini. Il desiderio di vivere non solo “come” gli altri ma addirittura “la vita degli altri” è stata la strada scelta da quasi tutti. I Miller “hanno indossato”  sia materialmente che metaforicamente gli abiti degli Stone per poi non riuscire quasi a privarsene. In un caso questa immedesimazione  è stata portata  all’estremo in una situazione molto pirandelliana.

Qualcuno  ha già deciso di condividere il suo lavoro e così spero facciano anche gli altri.

Francesca G.