REPORT 8° INCONTRO LAB DI SCRITTURA PICKWICK

La descrizione di un ambiente dovrebbe permetterci di immaginarlo non solo visivamente ma solleticando anche altri sensi quali l’udito e l’olfatto. E proprio su quest’ultimo abbiamo puntato la nostra attenzione cercando di pensare a dei luoghi i cui odori sono rimasti nella nostra memoria.

Frate Francesco ha descritto una stanza dall’odore “indimenticabile”  scoprendo, tra le altre cose, la sua vena ironica che, visti i risultati, sarebbe il caso coltivasse.  Marzia ci ha parlato dell’odore della vecchiaia, un odore che l’ha riportata alla sua infanzia e che sta riscoprendo ora che il suo papà è diventato nonno.  Frate Lorenzo ci ha fatto fare un viaggio tra l’erba, i fiori, gli animali e le case di una cittadina della Germania in cui ha vissuto in passato e che ricorda con affetto.   Novella ci ha accompagnato nella sala d’aspetto di un aeroporto facendoci immergere negli odori delle vite di un’umanità di passaggio. Giusi è tornata alla sua infanzia e agli odori del Natale in casa della nonna, dove solo apparentemente c’era “poco”.

Ci sono odori che non si scordano mai e sono legati a persone, ad ambienti, a situazioni. Basta sentirli di nuovo per essere catapultati nel passato e rivivere senzasioni che credevamo perse. Abbiamo riso e ci siamo persino commossi: miracolo degli odori o della musica natalizia strappalacrime della libreria?

ESERCIZIO PER CASA: per il laboratorio di lettura di lunedì ci siamo affidati alla volontà dei partecipanti e alla mano “innocente” di Novella che ha pescato il seguente tema: AZZURRO.
A presto
Francesca G.