Considero valore. Esercizi.

Considero valore (N. Antonazzo)

Considero valore saper cucire, rattoppare, fare un dietropunto
Considero valore scucire la stoffa vecchia cercando un modo per riutilizzarla
Considero valore Ii vecchietti e il loro respiro
Considero valore il respiro
Considero valore i racconti di mio padre, perché anche se non ricorda quello che ha mangiato a pranzo, sembra ringiovanire lui stesso quando racconta dei suoi trent’anni
Considero valore il dolore che ancora sento al suono di quel sassofono perché lui suona alla speranza della vita futura, ma forse anche allora lo faceva quando io persi il significato primo della mia.
Considero valore le ricette della mamma scritte con la sua grafia
Considero valore le emozioni che ormai sarebbe meglio lasciar andare perché mi stancano e non mi rimangono energie per quelle nuove, che mi attendono pazientemente.
Considero valore non fare l’eroina quando non serve perché è sufficiente esserlo per se stessi
Considero valore la capacità di dire le cose in un altro modo, perché non è necessario mortificare chi ti sta di fronte. Non sai cosa ha vissuto fino ad ora.
Considero valore accettare e voler bene gli altri e i loro limiti perché anche tu non sei facile da gestire a volte.
Considero valore avere ancora il privilegio di imparare dai cosiddetti anziani. Hanno amore per la vita e sono orgogliosi di quella che hanno vissuto loro.
Considero valore ascoltare la mia ansia perché ne sa più di me, su di me.
Considero valore avere la possibilità di litigare con gli amici perché se non fosse importante il nostro rapporto non ci sarebbero e io non diventerei migliore.

 

 

Considero valore (G. Di Bella)

Cerco la definizione di “valore” sul dizionario: qualità, pregio, virtù. Concetti che sfuggono allo svariato, indefinibile e infinito mondo delle cose che sono importanti, che spaziano nelle nostre singole esperienze di vita. Alcune mutano al mutar del tempo e delle situazioni, altre resistono come un saguaro nel deserto.

Ha valore il soffio del vento che accarezza prati verdi punteggiati di giallo e di rosso.
Ha valore la parola, quella scritta, quella data, che non si cancella neppure davanti al dolore, quella non trovata, quella non sprecata.
Ha valore un sogno che ti accompagna la notte e che vivi di giorno.
Ha valore un treno in partenza, fermo sul binario aperto verso l’infinito.
Hanno valore due mani secche e rugose che ancora si tengono intrecciate.
Ha valore il profumo mattutino della zagara e quello del gelsomino, al calar della sera.
Ha valore il sorriso amorevole verso la mia foto di bambina.
Ha valore il silenzio interiore.
Ha valore lo sguardo verso lo spicchio di luna che si culla nel buio.
Ha valore una canzone cantata con gioia leggera.
Hanno valore la fede, la speranza, la carità.
Ha valore la voce che ti dice: arrivo, eccomi, ci sono.
Ha valore il cibo sulla tavola.
Ha valore il desiderio, fermo, travolgente, inebriante.
Ha valore un nuovo inizio.

 

 

Considero valore (F. Gilberto)

Considero valore mia figlia
che mi chiama al mattino;
il pane caldo,
il cibo a tavola senza telegiornale.

Le passeggiate,
il sole che splende, oggi.
Ma anche l’aria dopo la pioggia
che entra dal naso
e arriva fino al cuore.

Un fiore che ieri
non era ancora sbocciato.
Una canzone da cantare a squarciagola,
un libro che ti consola.
Un abbraccio,
potersi parlare
guardandosi negli occhi.

Considero valore tutto ciò
E tanto altro
quello che un tempo valeva già
ma che oggi vale di più.

 

 

Considero valore (R. Mollica)

Considero valore passeggiare anche se poi non lo faccio mai
Considero valore andare a mare anche se mi stanca e il sole mi brucia
Considero valore andare dal medico anche se odio andarci perché ho paura
Considero valore andare al supermercato e comprare tutto quello che voglio e quando voglio anche se dico uffa che rottura la spesa
Considero valore incontrare qualcuno per le scale e salutarlo perché a volte rallento per evitare
Considero valore vestirmi e truccarmi per uscire perché è scocciante farlo tutti i giorni
Considero valore andare a lavorare perché non vedo l’ora che inizino le vacanze per non avere orari e obblighi
Considero valore stare a casa perché mi annoia non uscire
Considero valore starnutire e avere la gola che brucia e pensare: mannaggia ho il raffreddore e non pensare che posso morire
Considero valore che io viva preoccupata perché mio figlio studia lontano ciò che ama perché ora che è a casa lo sono di più
Considero valore fare cose che non ho voglia di fare
Considero valore capire quanto è bello decidere cosa piace o cosa non piace fare
Considero valore il fatto che ora mi manca questa libertà
considero valore il fatto che lo ricorderò sempre ogni volta che sarò la persona che ero ieri
Considero valore tutto quello che abbiamo dato per scontato, il loro significato e.. desiderarlo.

 

Consider.. avo Valore (N. Caruso)

Consideravo valore “la normalità” Anni ’80, la normalità dove studi per laurearti e fare il lavoro per cui  hai studiato, trovare il lavoro per cui hai studiato e farlo per  tutta la vita lavorativa fino alla pensione, nella città in cui sei nato e sei sempre stato.  Allontanarsi per le vacanze o per il piacere di viaggiare.  Non per cercare lavoro altrove .

Consideravo valore innamorarsi, fidanzarsi, sposarsi, avere figli, crescerli insieme ai nonni, che si godono pensione e nipoti.

Consideravo valore  ridere con gli amici di sempre, non riuscire a incontrarli una sola volta l’anno.

Considero valore i sentimenti, immutati, nascosti dietro quella normalità a cui tengo tantissimo.