Giovedì 4 dicembre dalle 20.00 alle 21.30 appuntamento per “Donne nella letteratura”

Nei due incontri precedenti abbiamo condiviso alcuni testi che hanno introdotto nelle nostre conversazioni nuovi profili di donna assai interessanti e, come sempre, molto diversi l’uno dall’altro.

Queste le nuove letture che sono state presentate.

A crucifissioni di Ignazio Buttitta, portato e splendidamente letto da Enza, testo in dialetto siciliano di straordinaria forza emotiva, che ci trascina per i capelli ai piedi del Calvario ad ascoltare lo straziante dialogo tra una madre, Maria, e il figlio morente sulla croce; un dialogo che suggerisce in maniera assai commovente il dolore universale di ogni madre incapace di accettare di veder morire il proprio figlio.

Rosalia (da Retablo di Vincenzo Consolo), brano scelto da Francesca, che ci ha allietato con la sua raffinata musicalità. Si tratta di una donna e di un uomo alla ricerca disperata dell’amata. Rosalia viene evocata dal suo spasimante attraverso una sorta di variazione sul tema. A partire dai due nomi della donna, rosa e lia, si compie un viaggio attraverso suoni e odori che incanta per il susseguirsi giocoso di infinite immagini, quasi questo nome fosse usato come un caleidoscopio.

Appuntamento dunque a giovedì alle 20.00 per continuare questo viaggio nell’universo femminile con eventuali nuove proposte di lettura e prime elaborazioni sulla presentazione dei testi già condivisi.

A presto Germana

Comments (4)

FrancescoDicembre 3rd, 2008 at 19:49

Dove ci si incontra?
Grazie, Francesco

germanaDicembre 3rd, 2008 at 23:35

Il posto dove ci incontriamo il giovedì è vicino casa di Nancy. Ci vediamo alle 20.00 in via Lanzetta 3C, nei pressi del Torrente Trapani.
A domani Germana

FrancescoDicembre 4th, 2008 at 17:11

Grazie, ma purtroppo oggi non posso.
Avei voluto leggervi il dialogo tra il protagonista e la “signora contessa” ne: Il diario di un curato di campagna di Bernanos.
Inoltre vorrei domandarvi se è il caso, secondo voi, che mi metta a cercare qualche figura femminile in qualche caso clinico di Freud. Furono in prevalenza donne le prime pazienti grazie alle quali, guardando in modo nuovo al sogno, all’ infanzia e al transfert, Freud ideò la psicoanalisi.
Per di più egli fu insignito del premio Goethe, uno dei massimi riconoscimenti per gli scrittori di lingua tedesca.
Pertanto penso che un passo di Freud su una sua paziente, magari un brano di dialogo analitico, ci starebbe bene nello spettacolo.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
A presto,
Francesco

germanaDicembre 4th, 2008 at 19:02

L’idea mi sembra interessante. Io pensavo anzi di proporre nei prossimi incontri qualche pagina di Arthur Schnitzler (il personaggio di Albertine da “Doppio sogno”, o “La Signorina Else” dal racconto omonimo) e, vista la contiguità a vari livelli tra questo scrittore viennese, peraltro medico di professione, e Freud, il discorso potrebbe diventare ancora più interessante. Buona ricerca!
Germana